Alèpè 17/03/2020
Carissimo Presidente, benefattori, associati e volontari,
chiedo scusa se non ho accompagnato la vostra prematura partenza da Alèpè con un segno di riconoscenza e un grazie scritto per manifestare la mia e la nostra commossa riconoscenza, legata anche alla moltitudine di aiuti realizzati attraverso le vostre intelligenti raccolte, invii e sistemazioni locali per l’utilizzo. Voi carissimi formate una catena di amore per la missione, di efficienza dove ogni persona mette a disposizione il meglio di sé e assieme riuscite a fare cose belle, grandi e magnifiche . Anche in quest’ultima missione, quante cose siete riusciti a sistemare, costruire, rivedere, riparare e trovare il giusto posto per la valorizzazione di tutte le nostre prestazioni! Non ci sono parole, tutti avete lavorato,accompagnati dall’attenzione delle “nostre” donne disponibili a facilitare ed alleviare le fatiche, attraverso la cura della cucina, e di ogni altro bisogno. Anche loro non hanno perso tempo per realizzare tendaggi per il Noviziato e di altri ambienti. Tutti si sono impegnati , anche le due giovani presenti nel gruppo, anch’esse dinamiche, vivaci, interessate a fare di tutto per aiutare e rendersi utili. Grazie carissimi/e per la vostra costanza, la vostra determinazione e la vostra affezione alla nostra Delegazione e missione. La partenza è stata anticipata di una settimana per la situazione di contagio italiano e per le misure restrittive applicate dalle Compagnie aeree con la cancellazione dei voli per l’Italia. Ringrazio il Signore per il ritorno in famiglia di tutti: a voi assicuriamo preghiere, impegno e benedizioni per essere stati con noi e con la nostra gente. Grazie per quanto ci avete lasciato per portare a termine la completa revisione e manutenzione straordinaria del minicar agonizzante a causa del grande utilizzo realizzato; questo mezzo è indispensabile non solo per noi, ma anche per le altre nostre comunità. Grazie per aver sostenuto, non soltanto con l’invio del materiale e la sua sistemazione, ma per aver coperto tutte le spese di manutenzione e ristrutturazione attuate per la sostituzione di tutte le toilette presenti nei padiglioni delle giovani studentesse ospitate nel foyer e per aver assicurato la ritinteggiatura di tutte le stanze dei dormitori, decisione sollecitata dalla necessità di creare e mettere a disposizione ambienti puliti e sanificati per impedire il contagio del coronavirus. Anche la Costa d’Avorio risulta un paese contagiato e da oggi hanno chiuso le scuole, limitati i passaggi alle frontiere e suggerito un insieme di norme igieniche per proteggere la popolazione. Esiste la preoccupazione delle diffusione della malattia assai grave per la realtà delle nostre precarie strutture sanitarie e per le difficili condizioni di vita delle nostra popolazione. Ci affidiamo al buon Dio, nostro Padre e facciamo unità per rafforzare un saggio comportamento. Seguiamo con attenzione le informazioni dei media per conoscere quanto sta accadendo di grave, di preoccupante per la nostra Italia. Che il Signore ci, e vi sostenga, rafforzando l’unità e la fede in Dio che orienta le nostre scelte verso il bene maggiore per tutti. Hanno chiuso le porte delle nostre Chiese, ma non quelle del nostro cuore che deve trovare forza per riflettere, per pregare e dare il posto a Dio nel nostro cuore : non riempiamolo di egoismo, di interessi personali, di critiche, questa affezione sarebbe più grave e più distruttrice di quella del coronavirus. Pregate, fate pregare, quello che conta non è il possedere, ma l’essere referenti di bontà, di unità e di amore fraterno.
Grazie carissimi, vi abbraccio tutti.
Vostra Sr. Tiziana.