Carissimi amici e benfattori,
siamo nel tempo di Quaresima , tempo di grazia, di preghiera, di riflessione, di dono e di rinnovo dei nostri impegni cristiani. Siamo chiamati e invitati tutti a dar spazio nel nostro cuore a Dio per ri-appropriarci o rinnovare la certezza del suo amore infinito per ciascuno di noi.
Come supporto e guida, se riuscite, leggete il discorso che Papa Francesco ha inviato a tutti i cristiani e lì troveremo una guida certa e sicura per vivere questa Quaresima con cuore, con passione e amore. Egli ci suggerisce d’essere vigilanti per non permettere al nostro cuore di cadere nell’indifferenza, per ricordarci di coloro che non stanno bene, della sofferenza e della presenza di chi ci vive accanto o è lontano.
Le persone, l’altro devono costituire un richiamo ad un cambiamento di vita, a gesti di carità. Confidiamo nell’aiuto di Dio, accettiamo le nostre povertà, i nostri limiti, essi ci aiutano a riconoscere la potenza e le infinite possibilità che ha in serbo l’amore di Dio. Il Papa c’invita e ci domanda d’avere un cuore misericordioso, non debole, ma forte, perchè chiuso alla tentazione del potere, del possedere e aperto a Dio. “Rendi o Signore il nostro cuore simile al tuo” e saremo vigilanti, generosi e forti.
Santa Pasqua a tutti. La Resurrezione di Gesù è il mistero della nostra salvezza, viviamolo con fedeltà, con amore e saremo salvi.
In unione di preghiere
aff.ma Sr Tiziana Maule ff dei SS.CC.
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L’Africa di Marisa, volontaria in missione
“E’ molto difficile descrivere e spiegare cosa vuol dire l’Africa.
Prima di partire per Alepè, in Costa D’Avorio, avevo la testa e il cuore immersi in un frullatore di pensieri, ansie, sentimenti e paure poi, come sempre, bisogna vivere ogni giorno l'”attimo” che hai davanti, come sei capace e come puoi – proprio come fanno Suor Tiziana e le sue consorelle.
Mi rimane nel cuore la pazienza degli africani:
– se ne stanno tranquilli, in fila per giorni in attesa di una visita medica, un intervento chirurgico – senza mai urlare o spintonare
– se ne stanno in silenzio ad aspettare il loro turno
– accompagnano con pazienza i loro vecchi
– sopportano la fatica della sofferenza con una dignità che non ha eguali
Infine, e non per minore importanza, un grazie ai meravigliosi compagni di viaggio: Daniela, Donatella, Guido, Judith, Laura, Nicoletta, Paola, Rino e Sofia che mettono a disposizione la loro competenza medica ed il loro tempo per “Progetto Alepe'” .
Durante questa missione hanno effettuato 900 visite oculistiche, 172 interventi oculistici e 500 visite cardiologiche.
“Da questo riconosceranno che siete miei fratelli”
Grazie ancora amici
Marisa
Femmine contro maschi per divertirsi a teatro: venerdì 23 maggio a Lonigo
Femmine che sfidano i maschi e maschi che si coalizzano contro le femmine. Una “lotta” vecchia come il mondo per scoprire che… nessuno dei due può vivere senza l’altro.
Per capirlo, però, quante baruffe e quanti scontri, magistralmente raccontati in lingua veneta nella commedia popolare “Femene”, per la regia di Clara Sartori, che il Laboratorio Stabile del Teatro Prova “E mi e ti e Toni” porterà in scena venerdì 23 maggio a partire dalle 21 al teatro comunale di Lonigo.
Ad accompagnare gli attori i canti dal vivo del coro “I Vilan de la Bastiola”. Divertimento assicurato!!!
La trama racconta di un gruppo di donne di paese che decidono di partecipare , senza dirlo ai mariti, alla gara di ballo riservata alle massaie rurali venete indetta dal Podestà di Verona su generosa proposta della Nobildonna Contessa Nora Giusti del Giardino.
Gli uomini, scoprendo l’intenzione delle mogli, decidono di concorrere a loro volta con la precisa intenzione di vincere e di dare una lezione alle femmine! Ci riusciranno?
Lo spettacolo è organizzato dal Lions Club Lonigo e il ricavato della serata sarà interamente devoluto all’associazione onlus Progetto Alépé. Biglietti in prevendita presso Leonicena Viaggi (Piazza Garibaldi a Lonigo) e in vendita alla biglietteria del teatro da un’ora prima dello spettacolo. Platea 15 euro; 1° 2° 3° galleria 10 euro.
Terminata la missione dei medici: 184 interventi chirurgici e un trapianto di cornee ad un neonato
Missione compiuta per l’equipe di medici che in aprile è stata ospite al centro polispecialistico di Alépé in Costa d’Avorio. I “fantastici 10” erano così suddivisi: 4 chirurghi oftamologici, 3 oculisti, 2 cardiologi e 1 infermiera professionale.
In poco più di 10 giorni di permanenza hanno effettuato 184 interventi chirurgici e circa un migliaio di visite, pianificando le prossime missioni.
Tra gli interventi, il più complesso è stato un trapianto di cornee su un bimbo di nemmeno un anno. Per la prima volta hanno usato l’anestesia totale prendendo a prestito dall’Ospedale di Alépè la necessaria strumentazione che ancora non è presente al centro polispecialistico delle suore dorotee.
Suor Tiziana, che gestisce il centro e coordina le equipe di medici volontari, racconta con commozione la gioia e l’emozione dei tanti ivoriani che grazie ai medici italiani riacquistano la possibilità di vedere e quindi di tornare ad una vita “normale” in un Paese dove la cecità è un handicap che costringe ai margini della società.
“Ci ringraziano con ceste di frutta e donandoci il loro cibo -racconta suor Tiziana- ma soprattutto sono i loro occhi e il loro sorriso ad esprimere una riconoscenza che le parole non sono sufficienti a descrivere.”
E’ questa riconoscenza sincera e pura a spingere i medici italiani a trascorrere le loro vacanze chiusi in un centro medico, per intere giornate, senza sosta per poter dare risposta al maggior numero di pazienti possibile.
E a convincerli, una volta tornati in Italia, a programmare la missione successiva.