Alépé 17/08/2019
Carissimi amici e benefattori,
sono fortemente in ritardo nel darvi notizie della missione; chiedo scusa e prometto più disponibilità non soltanto di comunicazioni scritte, ma anche a viva voce. Grazie a Dio è quasi imminenete il mio rientro in Italia per una sosta di riposo, di ritrovo, di ricarica spirituale e fisica. A Dio piacendo, arriverò il 6 settembre a Vicenza e mi fermerò fino al 5 novembre. Dal 10 al 17 settembre farò gli Esercizi Spirituali a casa S. Giuseppe, Monte Berico; saranno giorni di silenzio, di preghiera, di dialogo con il Signore, pregherò per voi e voi fatelo per me. La mia referenza in Italia è sempre a Vicenza in Congregazione nella famiglia del Santo Mons Farina. Altri impegni conosciuti sono il 28 settembre alle ore 15 dai Padri Saveriani a Vicenza per un incontro fraterno con tutti gli amici e benefattori dell’Ufficio Missionario Diocesano, ma anche per tutti coloro che direttamente o attraverso altre modalità sostengono la mia e vostra missione. Sarà bello per me rivedervi, conoscere chi nella semplicita, nella fiducia e altri nell’anonimato sostengono la nostra missione, sarà un raccontarci il vissuto, un far conoscere gli avvenimenti più salienti della missione e la straordinaria importanza del sostegno e del valore dell’amicizia che annulla le distanze, sostiene le fatiche e rende visibile, concreta la carità. Per davvero “Se voi ci siete, Dio è con noi.” Sarà bello, interessante, scoprire il cambiamento delle nostre fisionomie, ascoltarci in un clima di famiglia, di affetto fraterno, di dialogo e di preghiera. Io sto bene; naturalmente andiamo verso il rilento delle attività, cerco di vivere bene il momento presente affidandomi al Signore e confidando nella presenza delle sorelle locali per la continuità della missione e per delle risposte adattate ai bisogni della nostra popolazione. In quest’ultimo periodo abbiamo avuto un grave incoveniente che ha mandato in tilt il funzionamento del nostro Centro medico sociale, per un errore tecnico (inversione di contatti) causato dalla società CIE. E’ entrata in funzione la corrente 380 volt bruciando tutte le prese elettriche, le lampadine d’illuminazione, le scatole di alimentazione e i trasformatori delle apparecchiature in funzione. Abbiamo vissuto momenti di panico, di smarrimento e d’impotenza. Dio è buono e una ditta italiana “TropicalBois” amici molto vicini alla nostra missione, che dista circa 200 km da noi, ha inviato i suoi tecnici specializzati i quali hanno corretto l’inversione nelle periferie, riparato le prese elettriche, cambiato tutte le lampadine e partecipato attivamente alla riparazione e anche alla sostituzione delle apparecchiature più urgenti come: i congelatori, i frigoriferi, gli stabilizzatori e ondulatori, i climatizzatori; molto ancora resta da fare per certe apparecchiature, come quelli di radiologia e laboratorio di vecchia generazione, non si riesce trovare i pezzi di ricambio per ripararli. La provvidenza ci aiuterà. La società lascia alla giustizia il giudizio, le procedure di constatazione delle responsabilità sono in corso; speriamo di riuscire avere almeno una partecipazione per il risacimento danni. Le notizie dei nostri bambini in sostegno le riservo per il nostro incontro. Ancora grazie. Che il Signore ci sostenga e vi benedica.
A presto vostra Sr Tiziana Maule missionaria in Costa d’Avorio.